domenica 1 giugno 2014

SEGNALI DI FUMO


Grillo continua ad insistere per l'intesa con Farage. Checché ne dica Grillo, l'Ukip è una sorta di mix Lega-Berlusconi-Forza Nuova. Eppure Grillo vuol far passare Farage come un simpatico paladino degli oppressi. E così lo stesso Grillo, che da anni urla a destra e a manca che l'informazione di questo paese fa schifo (ed in gran parte è vero), si mette lui stesso a fare propaganda fumosa e superficiale sul suo blog per cercare di far passare il messaggio che più gli aggrada. Tuttavia il vero problema non è questo, perché si può essere d'accordo o meno sull'alleanza con l'Ukip e se ne può tranquillamente discutere visto che ognuno è libero di pensarla come gli pare. Il vero punto è un altro.


Per mesi Grillo alla domanda "con chi vi alleerete in Europa?", ha sempre nicchiato rispondendo "non lo so, deciderà la rete" etc.etc. (le solite balle che tira fuori quando non vuole rispondere). L'incontro con Farage però è avvenuto subito dopo le europee... e quindi è lecito supporre che i vertici del M5S fossero già da tempo in contatto con l'Ukip. Se Grillo avesse accennato in campagna elettorale a questa possibile alleanza, alle europee il M5S avrebbe perso non 3 ma 6 milioni di voti... La percentuale del M5S si sarebbe attestata sullo stesso ordine di grandezza della Lega, altro che 21%. Tacendo sulle reali intenzioni sue e di Casaleggio, probabilmente Grillo si è completamente bruciato (come politico). In politica, ed in particolare nel caso del M5S, la fiducia gioca un ruolo fondamentale. Nel momento in cui "imbrogli" l'elettorato... tutta la credibilità guadagnata sul campo con le denunce su Parmalat, banche, energia pulita etc.etc. svanisce nel nulla. Da oggi in poi, qualsiasi cosa Grillo dirà, la gente sarà portata a pensare "chissà se è vero o ci sta prendendo ancora per il culo".
Il M5S (o quanto meno i suoi vertici) con l'avvicinamento all'Ukip (tenendo conto anche della gestione interna del Movimento, delle espulsioni, delle idee sull'immigrazione etc.etc.) comincia a trovare un posizionamento anche nello scacchiere politico italiano. È vero che nel movimento sono rappresentate un po' tutte le anime da destra a sinistra, ma è anche vero che, dopo la recente svolta impressa da Grillo&Casaleggio, il M5S sta dando l'idea di posizionarsi molto vicino al Movimento Sociale (che poi sia vero o meno poco importa, quello che conta alla fine non è tanto il "chi sei" quanto il "come ti percepisco"). Non si può neanche escludere che la scelta di spostarsi a destra non sia strategica e studiata a tavolino, visto che in quasi tutta Europa i partiti populisti stanno avendo una crescita esponenziale. In ogni caso, se prima delle europee il M5S poteva aspirare a sfondare anche a sinistra (e con una campagna elettorale meno demenziale forse ci sarebbe riuscito), dopo queste ultime vicende non solo il M5S non sfonderà mai più a sinistra, ma finirà per perdere anche una marea di voti, indipendentemente dai risultati delle consultazioni sul web.
E così le tanto bistrattate Europee hanno finito per giocare un ruolo molto importante nello scenario politico italiano: hanno squarciato qualche velo di fumo che avvolgeva il M5S mettendo in luce qualche contraddizione e qualche "bugia" del duo G&C, ma soprattutto hanno riaperto una nuova voragine a sinistra...

Nessun commento:

Posta un commento