lunedì 30 dicembre 2013

AI CAPIPOPOLO DEI SENZA SE E SENZA MA


Il comandante rinserrò le fila del suo esercito. Uniti sotto un'unica bandiera, da sinistra a destra si alternavano stendardi rossi, bianchi e neri.
Le fazioni si eran combattute fin dai tempi più remoti, ma adesso eran fianco a fianco contro un comun nemico grigio al comando dell'impero.
Le discussioni interne erano all'ordine del giorno, ognun rivendicava la propria natura... e il comandante per quietar le acque proferiva ogni giorno nuove invettive a mò di cura...Ma l'efficacia richiede semplicità... e così impugnata la spada, il comandante tracciava un cerchio sulla terra polverosa e pronunziava:
Chi è nel cerchio è mio fratello, chi è al di fuori è mio nemico, è il male, il cancro da estirpare, nessuna distinzione, al di fuori tutto è uguale.

domenica 29 dicembre 2013

UN MONDO DI BOLLE

Sto aspettando il treno quando alzo lo sguardo e vedo, al binario di fronte, un uomo di mezz'età che con grande dignità chiede qualche moneta. È evidente che sta vivendo un momento di difficoltà... qualcuno si ferma e lascia qualche spiccio, qualcun altro fa finta di non vedere, qualcun altro ancora fa segno di non avere niente e tira dritto. Allargo lo sguardo alle altre persone in attesa sulla banchina: c'è chi ascolta la musica con gli auricolari, chi parla al telefono e chi scrive messaggini, e c'è anche qualcuno che fissa il vuoto perso nei suoi pensieri o perso e basta...

venerdì 27 dicembre 2013

IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA


(Don Gallo: in direzione ostinata e contraria)

Il Popolo delle Primarie e Non - Finalmente anche il PD ha l'uomo del fare tanto per fare purché si possa fare anche quello che non si può fare (è il terzo in questa categoria dopo il noto pregiudicato e il comico populista).
Bisogna cambiare verso: sei in autostrada? fai inversione ad U come suggerisce il navigatore! Il treno non va dove vorresti? che cambi verso rimanendo sul binario sbagliato! Porti le mutande da un giorno? Cambia verso e tienile per un altro giorno ancora! Sono stanco di perdere per questo ho scelto di cambiare verso: tifavo Torino... poi mi sono stancato di perdere ed allora ho cominciato a tifare Juve. Va bene, non è la mia vera passione... però vinco! Ho cambiato verso e adesso vinco! Se avessi votato anch'io Berlusconi 20 anni fa, consegnandogli il fatidico 51%, a quest'ora avremmo già cambiato verso, diventando magari un'appendice dell'Africa... peccato... però forse facciamo ancora in tempo. Ho deciso di rinnegare tutto ciò in cui credevo: ho rinnegato gli uomini, le idee ed anche gli ideali. Ho un disperato bisogno che qualcuno mi indichi una nuova direzione da seguire e voglio convincermi che sia quella giusta. Questa è la mia ultima speranza... almeno credo. O forse credo a quello che vogliono farmi credere. Non so neanche più chi sono. Questo cambio di verso è l'ultima speranza che mi rimane prima del baratro. È l'ultima speranza perché... ho rottamato i miei ideali, i miei pensieri... ho rottamato me stesso. Ma solo dopo essermi rottamato mi sono reso conto che se si dovesse realizzare l'ultima mia speranza... si avvererà e realizzerà tutto ciò che ho sempre combattuto e... detestato.

giovedì 26 dicembre 2013

QUESTO PAESE È UN CIRCO


Al centro del tendone è pieno di CLOWN: li trovi ugualmente distribuiti sul palco da destra a sinistra... fingono di litigare, si lanciano le torte in faccia... ogni giorno ripresentano le loro GAG, sempre uguali, sempre più tristi.
Immancabile è il piccolo nano BRUNO che cerca di movimentare la scena dimenandosi e urlando mentre rincorre una donna di plastica che SANTA non è.
Ma in un CIRCO che si rispetti non possono mancare gli ANIMALI... ed ecco allora spuntare FARAONE, GALLI, MERLI, PICCHI, LEONI, VACCHE, VITELLI e LUPI.
Ma a spiccare è il GASPALEONTE... un incrocio tra un rettile ed un mammifero, in grado di esprimersi solo con gesti e grugniti... gli spettatori in prima fila sostengono sia affetto da un fastidioso e deprecabile tic al dito medio. 
In un angolino vicino ai MELONI vi troviamo una capra RUSSA, una capra con pizzetto e voce roca facilmente irritabile e che spesso provoca gran CASINI.
Ma l'attrazione principale sono i BEI MOSCONI di Arcore in grado di unirsi per formare una figura dalle sembianze quasi umane con annesso Libero pistolino fumante... all'occorrenza i MOSCONI possono rapidamente dileguarsi rendendosi inafferrabili per qualsiasi BOCCA si presenti celata da una toga.
Recentemente un benzinaio emiliano ha provato a mettere un po' d'ordine in questa baraonda ma è stato subito travolto e ALLETTATO da 101 CANI di razza dalmata noti per... LA CARICA DEI 101 DEL PD.
Lo spettacolo non sarebbe neanche male... il problema è che si ripete ogni giorno, da 20 anni, sempre uguale... e sempre uguale è anche il PUBBLICO PAGANTE.
Le cose avrebbero potuto continuare cosi', nell'indifferenza generale... ma i CLOWN non hanno fatto manutenzione e il CIRCO, ormai fatiscente, è ridotto proprio male. Nel tendone entra acqua quando piove, e le persone infreddolite dalla pioggia hanno cominciato ad ammalarsi e a star male. Ma le crepe nel tendone hanno fatto entrare anche un po' d'aria pulita... e così il pubblico, ormai assuefatto al TANFO che proveniva dalle BESTIE sul palco da mattina a sera, si è destato dal torpore come gli animali si risvegliano dal letargo quando sentono l'odore della primavera.
Da qualche tempo, di tanto in tanto, si affaccia sul palco anche un GRILLO parlante che offende tutti gli attori di questo SPETTACOLO ormai IMMONDO, sostenendo di voler destare l'attenzione della gente rammentando la bellezza del cielo STELLATO in una notte che sembra senza fondo.

(Vignetta di Vauro http://vauro.globalist.it/)

VITA DA SORCIO


 Sorcio, tu passi tutta la vita nascosto in anfratti bui, umidi e lerci.
La città è il tuo paradiso. Risali dalle fogne per banchettare con la monnezza. Trai giovamento dalle disgrazie di chi vive in superficie. Tenti di diffondere malattie in ogni angolo, in ogni casa, in ogni scuola, ospedale, cinema o teatro.
Vivi da sempre a scrocco e non sai cos'è la vita dura.
Ma nessuno può fartene una colpa perché questa è la tua natura... ed in città la tua natura ti ha portato ad ingrassare a dismisura... a passare da topino di campagna a pantegana leopardata.
Sei uscito dalle fogne per occupare in pianta stabile i quartieri alti, da dove riesci a dominare tutto ciò che si presenta alla tua vista e al tuo pensiero.
Occupi il gradino più alto e quello più basso della scala, e controlli ed indirizzi tutto quello che nel mezzo si muove ignaro della tua presenza oscena.
In una città ripulita non scompariresti del tutto... saresti limitato alla fogna. Quello è il tuo posto... quello è il luogo che ti compete... quello è il luogo da cui dovresti tornare a guardar la città... dal basso verso l'alto attraverso una spessa grata.