domenica 28 settembre 2014

EVENTI "PARE-NORMALI"



 Che dire... al di là di qualsiasi considerazione personale... un uomo che ha raggiunto la veneranda età di 89 anni, che è in politica da più di mezzo secolo, che si è fatto rieleggere per la seconda volta come Presidente della Repubblica (cosa mai accaduta prima) forzando, a detta di molti costituzionalisti, un pochino l'interpretazione della Costituzione, che ha assunto posizioni e decisioni a dir poco discutibili nella politica nazionale degli ultimi anni, e che adesso verrà sentito come teste nel processo stato-mafia, per non parlare della vicenda delle intercettazioni con Mancino etc.etc... che dire... niente... e che vuoi dire, bisogna solo fare i complimenti... COMPLIMENTI VIVISSIMI... arrivare quasi a 90 anni in queste condizioni ha veramente dell'incredibile. Ora però basta divagare, in realtà i miei pensieri erano rivolti a vicende completamente avulse da tutto questo... da un po' mi sto scervellando sulle cause che hanno ridotto il paese in questo stato pietoso e non riesco a venirne a capo...

mercoledì 24 settembre 2014

LE BIANCHE CELLE



Papa Bergoglio ha fatto arrestare sul suolo Vaticano l'arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, l'ex nunzio apostolico accusato di pedofilia. Il Papa non si è fermato al risvolto religioso e quindi canonico della questione, ma ha chiesto che con rigore ci si occupasse anche del risvolto penale. Questo potrebbe essere un segno importante per cominciare ad affrontare seriamente la piaga della pedofilia nella Chiesa, ma prima di trarre qualsiasi conclusione bisognerà attendere e vedere come si concluderà la vicenda... comunque il segnale sembra incoraggiante.

martedì 23 settembre 2014

TUTTI A GUARDARE IL DITO CHE INDICA LA LUNA


L'attacco all'articolo 18 è solo un altro pezzetto del puzzle che il governo Renzi sta cercando di comporre. Tutti si concentrano sul fatto che l'articolo 18 è un limite per le imprese e minchiate varie... tutte stronzate. Mi pare più credibile l'ipotesi che il governo voglia eliminare l'articolo 18 per poter attaccare il pubblico impiego. L'articolo 18 è l'ultimo ostacolo che impedisce lo smantellamento della cosa pubblica. Basta un solo esempio: prendiamo l'annunciata riforma della scuola con la quale il governo si propone di eliminare l'orizzontalità del sistema scolastico che garantisce ai professori la completa libertà d'insegnamento introducendo il cavallo di troia del merito... ebbene una volta tolto anche l'articolo 18 chi garantisce che i dirigenti scolastici non possano per esempio licenziare i professori che non gli vanno a genio o "che non si allineano alla linea dettata dall'alto?". Lo stesso discorso vale per la sanità e per ogni altro settore pubblico. In pratica si torna al fascismo. Le mosse del governo potrebbero essere l'ennesimo e probabilmente definitivo attacco al sistema pubblico. Ed è abbastanza sconvolgente che Napolitano si metta a fare moniti su questi temi. In tutto questo i maggiori benefici per il privato deriverebbero, più che dall'abolizione dell'articolo 18, proprio dall'eventuale smantellamento del settore pubblico.
E chi ne parla di tutto questo? I giornali e le tv? Figurarsi... Dov'è l'opposizione di fronte all'ennesimo attacco a questa democrazia moribonda? Boh... la minoranza del PD ormai è poca cosa, il sindacato ha perso forza e il M5S è assolutamente evanescente: i parlamentari pentastellati esprimono opinioni (quando le hanno) che per forza di cose possono essere solo personali e l'unica linea ufficiale passa attraverso gli sterili anatemi pubblicati sul blog di Grillo (questo è un bugiardo, quello è un coglione e stronzate varie). Nell'ipotesi di attacco al settore pubblico una vera opposizione si preparerebbe a bloccare il parlamento e l'intero paese facendo una seria informazione e portando milioni di persone in piazza. Questo farebbe una vera opposizione... ma dov'è l'opposizione in questo paese? Boh...

lunedì 22 settembre 2014

IL PAESE DEI BALOCCHI

 

Adesso che i nodi stanno venendo al pettine, man mano che il tempo passa e le mirabolanti promesse vengono una ad una disattese, cosa rimane al prestigiatore di Rignano sull'Arno? L'AMMUINA. Dopo che ti sei presentato al mondo come il nuovo Michelangelo, Leonardo o Raffaello... nel momento in cui il mondo comincia ad accorgersi che il meglio che sai fare è disegnare le persone con le stanghette peggio di un bambino di 2 anni e che non riesci a colorare neanche nei contorni non è che hai tante alternative... non ti rimane altro da fare che alzare un polverone così da annebbiare la vista ai tuoi narcotizzati adulatori.
I conti non tornano, il paese è tornato in recessione e non si vede nessun segno di ripresa all'orizzonte, la disoccupazione è a livelli stratosferici, il debito pubblico è fuori controllo e mancano come minimo una ventina di miliardi che verranno recuperati con altre tasse e i soliti tagli a sanità, scuola, pensioni etc... a questo punto Renzi non potendo continuare a barare senza essere scoperto forse sta pensando di giocarsi il tutto per tutto adesso che è ancora in una condizione di forza: potrebbe andare fino in fondo con l'articolo 18 e usare questo tema per spaccare il partito - la minoranza a quel punto potrebbe essere costretta ad uscire e creare un nuovo partito con un nuovo simbolo, mentre lui potrebbe conservare l'etichetta PD e continuare a governare con Berlusconi o andare alle elezioni per poi allearsi successivamente sempre col suo amico pregiudicato. In ogni caso caso la minoranza PD verrebbe definitivamente tagliata fuori dal momento che anche se si andasse alle elezioni e la nuova ipotetica formazione di sinistra dovesse raggiungere uno strabiliante 20%, non potendo allearsi col M5S ed essendo stato disintegrato tutto il bacino elettorale degli altri partitini SEL,IDV etc.etc., la "sinistra" non avrebbe alcuna possibilità di contrastare il duo Renzi&Berlusconi... ergo può darsi che Renzi si stia preparando ad incassare prima che il suo bluff venga scoperto per poi dare la mazzata finale al paese... col benestare dell'Imperatore napoletano a capo della Morte Nera.

venerdì 19 settembre 2014

MEGLIO SE CONSULTA UN AVVOCATO



Già il nome di Violante per la Consulta è abbastanza allucinante, come se non bastasse di oggi è la notizia del Fatto Quotidiano che l'altro candidato, Donato Bruno di FI, sarebbe indagato ad Isernia. Secondo Serracchiani del PD questo non è un problema, perché evidentemente essere indagato non vuol dire essere condannato... Questi del nuovo corso PD ormai sono completamente fuori. E pensare che fino a pochi mesi fa si stracciavano le vesti quando i politici del PDL, FI e compagnia bella si comportavano allo stesso modo di fronte a situazioni simili... sembrano passati secoli da quando i piddini guardavano i colleghi del PDL dall'alto verso il basso accusandoli di far passare qualsiasi schifezza, di essere asserviti a Berlusconi e menate varie... Adesso tutto è cambiato, finalmente c'è stato il tanto agognato cambiamento di verso anche per il PD... Quando si dice che l'invidia è una brutta bestia... Il PD già prima non era un granché, ma almeno provava curare un po' l'aspetto esteriore col trucco per mascherare lo schifo interno (con pessimi  risultati... i truccatori erano delle pippe... però c'era almeno il tentativo). Il nuovo corso PD invece è proprio una chiavica totale dentro e fuori.

martedì 16 settembre 2014

FINCHÉ C'È FUMO C'È... VIOLANTE


PD e Forza Italia si stanno spartendo le cariche del CSM e della Consulta con la solita logica delle lottizzazioni. Tuttavia i due principali partiti non riescono ad eleggere i due giudici della Corte Costituzionale a causa delle proprie resistenze interne. Violante (purtroppo non è Violante Placido ma Luciano), proprio quel Violante che da sempre ha guardato con occhio benevolo verso il cavaliere decaduto e che sosteneva che votando la decadenza di Berlusconi il PD aveva violato i suoi diritti... (questa ho dovuto ricercarla in rete perché non mi pareva possibile... eppure è vera), chiaramente è "ben visto" da Berlusconi ma pare che non venga votato neanche dal suo partito... tuttavia il suo nome viene riproposto ancora una volta dopo 10 votazioni consecutive andate a vuoto... il suo nome sarebbe contenuto nel misterioso patto del Nazareno...

lunedì 15 settembre 2014

L'ALLENATORE NEL PALLONE


In tre mesi la fiducia in Renzi è calata di 15 punti. Il dato può significare tutto e niente. Magari coloro che già guardavano con diffidenza al nuovo enfant prodige della politica italiana dopo questi mesi di governo lo hanno valutato come del tutto inadeguato per affrontare la difficile situazione del paese, mentre coloro che vedono in Renzi il nuovo messia continuano e continueranno a pendere dalle sue labbra sussurratrici di tweet. O magari, più semplicemente, la gente sta cominciando a rompersi i cabasisi delle vane promesse, dei tweet e delle mediocri battute dell'ex sindaco di Firenze. Ma Renzi fa finta di niente, si paragona ad un allenatore con la testa dura, dice che andrà avanti e che la gente fa il tifo per lui. Intanto a Taranto e Bari è stato contestato da operai ed ambientalisti evidentemente rimasti delusi dal cambiamento di verso che l'ex sindaco ha portato nella loro Regione. Dovevano essere tifosi avversari... i soliti gufi. Questa volta i gufi protestavano contro lo schifo dell'Ilva e contro il TAP, perché forse non tutti sanno che con lo "Sblocca Italia" il governo ha dato il via libera al Trans Adriatic Pipeline (TAP), il gasdotto che deturperà il Salento, andando ad intaccare uno dei posti più belli d'Italia. È inutile dire che la Regione e i Comuni interessati hanno dato parere negativo, preoccupati dall'impatto che l'opera potrebbe avere su turismo e salute. Renzi ha risposto con la solita battuta-tweet del cazzo:"chi dice no non può dire anche stop". E così adesso in Italia c'è una nuova regola, per cui la prossima volta bisognerà ricordarsi di gridare direttamente "stop" senza "no" se si vorrà contare qualcosa.

giovedì 11 settembre 2014

SOLO UN ANIMALE HA LICENZA DI UCCIDERE



E alla fine Daniza, l'orsa che aveva leggermente ferito un uomo nei boschi del Trentino temendo fosse una minaccia per i suoi cuccioli, è stata fatta fuori. Non ha retto alla dose massiccia di tranquillanti. Dopo l'aggressione al cercatore di funghi subito si era levato il coro:"l'orsa è un pericolo per l'uomo, deve morire!!!"... del resto si sa che solo Caino può toccare Abele. Se si utilizzasse sempre questo criterio con tutti gli animali che sono un potenziale pericolo per l'uomo, a sparire dal pianeta dovrebbe essere proprio la razza umana.

lunedì 8 settembre 2014

MISERIA E NOBILTÀ



La terribile vicenda del ragazzo di Napoli ucciso dal carabiniere porta subito alla mente l'analoga vicenda del ragazzo di colore freddato dalla polizia americana. È fin troppo semplice in queste situazioni limitarsi a chiedere più regole e maggiori controlli sia da una parte che dall'altra (è chiaro che da questo punto di vista si può sempre migliorare) ma visto che di episodi come questo ce ne sono stati tanti (Cucchi, Aldrovandi, Uva solo per citarne alcuni tra i più noti) e purtroppo non saranno gli ultimi, probabilmente il problema non sta solo nelle regole. Questi eventi tragici sono epiloghi di storie di miseria, miseria che non è tanto (o almeno non solo) miseria economica, quanto piuttosto una miseria di valori, di cultura e di idee. E questa miseria di valori di tanto in tanto, quasi inevitabilmente, finisce per sfociare in qualche tragico epilogo, quasi come se fosse quella la naturale valvola di sfogo. C'è un filo comune che lega le tragiche morti di questi ragazzi con vicende che a prima vista possono apparire completamente sconnesse, come ad esempio i femminicidi. Ma in una società verticale come la nostra dove le disuguaglianze non solo sono la normalità ma vengono addirittura incentivate, c'è una costante contrapposizione tra chi ha poteri più o meno grandi e chi quei poteri non li ha. Se ho una divisa, oppure un'arma, o se semplicemente sono più forte di te, allora sono nelle condizioni di esercitare un potere, e ci vuole poco per trasformare l'esercizio del normale potere in abuso. Per stemperare le frizioni generate dalla difformità della distribuzione del potere è necessario andare ad oliare quei meccanismi che fungono da cuscinetto, e per farlo bisogna ridurre la miseria di valori, di cultura e di idee che permea l'intera società moderna.
E come si fa a "nobilitare" le persone e a farle uscire dalla loro condizione di miseria? La risposta è sempre la stessa, è banale, tutti la conoscono, tutti ne parlano ma nessuno fa mai niente: la scuola. L'unica riforma che può cambiare questo paese è la riforma della scuola. Ma quando parlo di riforma mi riferisco ad una riforma seria e non alla pagliacciata presentata in questi giorni che tende a deformare più che a riformare. Una scuola aperta tutto il giorno organizzata più o meno in questo modo: materie letterarie, scientifiche e lingue al mattino, con ore aggiuntive date ai docenti per far svolgere i compiti direttamente in classe (questo è l'unico vero modo per garantire l'uguaglianza di insegnamento visto che una volta a casa i ragazzi che possono essere seguiti sono avvantaggiati rispetto a chi magari ha una condizione familiare più disastrata); il resto delle attività di pomeriggio: arte, musica, teatro, sport etc.etc. così i ragazzi avrebbero realmente la possibilità di imparare a dipingere, a scolpire, suonare uno strumento etc.etc. E poi ogni scuola potrebbe organizzare mostre, eventi sportivi, eventi teatrali etc. (aperti anche alle famiglie) e si potrebbero organizzare concorsi e manifestazioni nazionali in modo tale che i ragazzi possano anche confrontarsi con i coetanei provenienti da altre parti del paese etc.etc. Questo è il modo per trasformare la scuola nel cuore pulsante ed il fulcro della società.
Cosa ci vuole per fare tutto questo? Solo la volontà! I soldi non li cito neanche, perché bastava destinare i 10 miliardi spesi per lo spot degli 80 euro per la scuola e c'erano già tutte le risorse per far partire la "rivoluzione". Di tanto in tanto di riforme simili se ne sente parlare ma non viene mai fatto niente. Il perché è abbastanza ovvio, una riforma di questo tipo scontenterebbe tante persone che lavorano in differenti settori e probabilmente i primi a non volerla sono proprio i nostri governanti: con un popolo istruito la stragrande maggioranza di chi oggi siede in parlamento starebbe a fare qualcos'altro.

venerdì 5 settembre 2014

STIPENDIO FISSO


Il governo annuncia il blocco degli stipendi degli statali scatenando le proteste delle forze dell'ordine. Carabinieri e Polizia per la prima volta nella storia della Repubblica sciopereranno insieme.

giovedì 4 settembre 2014

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE



Dopo aver "deformato" il Senato, Renzi&Co. si apprestano a "deformare" anche la scuola. L'introduzione dell'aumento salariale in base al merito è il cavallo di troia col quale si tenta di distruggere l'autonomia degli insegnanti. Ma questo lo capisce anche un bambino. Nel momento in cui metti nelle mani di un dirigente scolastico (o persino dei genitori) il potere di decidere cosa è bene o cosa è male... la libertà di insegnamento (che è l'elemento su cui si fonda la scuola pubblica) va a farsi benedire. E anche se si volessero introdurre dei criteri oggettivi, quali test nazionali etc.etc. è chiaro che chi opera nelle zone più disagiate verrebbe penalizzato. Inoltre una volta che hai introdotto un criterio di merito, poi ci vuole veramente poco per introdurre anche "punizioni" per i soggetti che si mostrano "poco meritevoli". Ed è altrettanto evidente che un tale sistema porterebbe a tutta una serie di centri di potere e di clientele che in breve si diffonderebbero come metastasi nella scuola italiana. Ora il lettore più distratto potrebbe essere portato a pensare:"ben venga il controllo, i professori non possono continuare a fare come gli pare, ce ne sono alcuni che fanno veramente pena..." ma una tale argomentazione è a dir poco superficiale. È fin troppo banale ricordare che la scuola non serve solo ad insegnare le poesie di Leopardi o quanto fa 3x2, la scuola serve soprattutto per spingere i ragazzi a ragionare con la propria testa, e la pluralità dei metodi di insegnamento è l'elemento che garantisce che non si diffonda il pensiero unico nelle scuole e in tutto il paese... per cui anche il professore più "caprone" (assolutamente una sparuta minoranza) ha una sua utilità nel "sistema scuola", perché anche la visione fornita da un "caprone" può aiutare il ragazzo a vedere il mondo sotto differenti punti di vista. Per cui invece di tentare di demolire la scuola, l'unica cosa che il governo dovrebbe fare è aumentare gli stipendi a tutti i professori, visto che i salari dei docenti italiani sono veramente miseri e tra i più bassi d'Europa. E invece il governo cosa fa? Subito dopo aver annunciato(!) l'assunzione di 150 mila professori nei prossimi anni ha bloccato l'aumento di stipendio dei dipendenti pubblici confermando però i famosi 80 euro...  inoltre per finanziare questi 80 euro il governo non ha potuto sanare la situazione dei 4000 docenti quota 96 che sarebbero dovuti andare in pensione già da qualche anno e ingiustamente bloccati per una cattiva interpretazione della legge Fornero. L'unica cosa certa per ora è che per finanziare lo spot degli 80 euro il governo come sempre ha messo le mani nelle tasche dei dipendenti pubblici e dei pensionati... tutto il resto è solo una nefasta ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE.

mercoledì 3 settembre 2014

ANIMALE DA GUERRA



La società dominata dalle multinazionali sembra essere arrivata al capolinea. Le crisi degli ultimi anni e il proliferare delle guerre in tutto il mondo potrebbero essere sintomi di una imminente svolta epocale. Oggi in tutti i settori, da quello energetico a quello industriale, da quello alimentare alla grande distribuzione etc.etc. sono i "giganti" a farla da padrone, a dettare i prezzi, le condizioni di lavoro, la qualità dei prodotti etc.etc. Il progredire della tecnologia però potrebbe aiutare a fare un po' piazza pulita di questo sistema marcio collassato su se stesso. Nel settore energetico c'è già adesso la possibilità (ma evidentemente non la volontà) di affrancarsi da petrolio, gas e carbone passando all'idrogeno. Le auto ad idrogeno sono realtà già da un bel po' e la stessa produzione dell'idrogeno a zero emissioni utilizzando le rinnovabili non è più utopia. Le abitazioni, tra risparmio energetico, pannelli solari ed idrogeno potrebbero essere rese assolutamente autonome e del tutto indipendenti dalla rete energetica nazionale (non ci sarebbe neanche bisogno di collegarsi alla rete elettrica per vendere la corrente in eccesso generata dai pannelli solari perché la produzione in eccesso potrebbe essere immagazzinata sotto forma di idrogeno per poi essere riutilizzata quando serve). Nel settore alimentare la diffusione di internet sta rendendo possibile la vendita diretta facendo saltare tutta quella filiera intermedia che tanti danni ha fatto a tutto il settore. Nell'ambito industriale, invece, la diffusione delle stampanti 3D è già realtà. La notizia del trapianto di vertebra creata col 3D ha fatto il giro del mondo. E siamo solo all'inizio. I cambiamenti radicali che può portare una tale tecnologia non sono neanche ben definibili in questo momento.
Messe tutte insieme queste novità permettono di immaginare e disegnare una società completamente diversa da quella attuale. Siamo in una fase di transizione simile a quella che ha portato l'umanità dall'età della pietra a quella del bronzo e del ferro... tuttavia siamo costretti a subire i capricci di un numero esiguo di "cavernicoli" che continuano a farsi la guerra per i giacimenti di petrolio, gas, carbone, per gli oleodotti, i gasdotti e stronzate varie... e probabilmente (è quasi una certezza) gli stessi "cavernicoli" stanno anche rallentando il passaggio alla nuova era perché prima di tutto devono finire di ciucciare tutto il latte dalla vecchia mucca, e in seconda battuta devono capire se e come possono monopolizzare e continuare ad arricchirsi anche con le nuove tecnologie. Mantenere il controllo dell'energia vuol dire continuare a mantenere il potere... e se l'energia finisce nelle mani del popolo per qualcuno finisce la pacchia. Questi "cavernicoli" danno un po' l'impressione dei dinosauri che si azzuffano per spolparsi la solita preda, inconsapevoli della loro imminente estinzione.

lunedì 1 settembre 2014

RITORNO AL PASSATO


L'Italia è piombata in deflazione. Non accadeva dal 1959. La disoccupazione continua a salire, le aziende continuano a fallire... insomma l'Italia ha cambiato verso ma in peggio. Delle misure choc promesse da Renzi non se n'è vista nemmeno l'ombra... Sarebbe il caso che chi ci ha portato a questo disastro totale si togliesse dai piedi, compreso il nuovo che avanza visto che si è già mostrato ampiamente incapace di affrontare la situazione. Il gelato si è squagliato... adesso c'è bisogno di pulire un po'.