giovedì 29 gennaio 2015

MAGHEGGI


Sta sceneggiata "dell'annullamento" del patto del Nazareno non è credibile. Le ipotesi sono 2: o Berlusconi sta fingendo di non volere Mattarella... o più semplicemente Mattarella non verrà mai eletto. Io propendo per la seconda ipotesi. I voti per eleggere Mattarella senza Berlusconi sono molto risicati... e non è fantascienza ipotizzare che a fregare Mattarella potrebbero essere proprio i renziani (col contributo magari dei d'alemiani)... Quindi una domanda potrebbe essere: perché Renzi dovrebbe bruciare Mattarella?

La risposta è banale: innanzitutto, candidando Mattarella, Renzi ha stoppato la minoranza e le opposizioni impedendogli di proporre Prodi... e poi se Mattarella dovesse "saltare"... nel PD si creerà il caos con accuse incrociate di tradimento.
In questo clima di caos Don Silvio potrebbe ripresentarsi come padre-padrone della patria ed eleggere con Renzi il nome che magari hanno già concordato da tempo (del resto non si può dimenticare che Renzi e Berlusconi hanno abbastanza voti per eleggere chi gli pare).
E così, a chi dovesse accusarlo di aver eletto un "garante del Nazareno", Renzi potrebbe rispondere che la colpa non è sua ma di chi ha tradito nel segreto dell'urna le sue indicazioni.

Morale della favola: R&B eleggono il "presidente del Nazareno" e ne escono pure puliti e profumati.
Se invece Mattarella è il nome dell'accordo tra R&B... R&B ne escono puliti lo stesso perché ormai nell'immaginario collettivo Mattarella è "l'anti-Nazareno".

Per mandare tutto a monte ci sono solo due possibilità e sono entrambe legate al M5S: o il M5S vota Mattarella alla quarta votazione... o vota Prodi già dalla seconda. Quindi la questione è: il M5S si fida o no di Mattarella?
Prodi è sicuramente al di fuori del Nazareno. Mattarella non si sa.

Se il M5S dovesse scegliere Prodi - o lo vota dalla seconda votazione o non serve a niente. Se Mattarella è un bluff, alla quarta votazione il giochino di Renzi&Berlusconi sarà già andato in porto e il PD potrebbe essere già nel caos...
Purtroppo il M5S che vota Prodi alla seconda votazione è fantascienza. C'è sempre sta lentezza e sta sòla dei voti online con tanto di nomi altisonanti che poi non servono a niente. Belli e puri... ma tanto inutili.
Se nel 2013 il M5S avesse votato Prodi alla prima occasione, i 101 dalmata sarebbero rimasti fregati e oggi Berlusconi e Renzi starebbero a spasso.

A fare la differenza, a volte, è la scelta dell'attimo giusto. Ma per i "grillini" il carpe diem è un concetto non proprio familiare.

E così è molto probabile che anche stavolta il paese si becchi un'altra fregatura. Come nel 2013. Anzi peggio.

sabato 24 gennaio 2015

L'IDENTIKIT


Il nome del nuovo PdR probabilmente è già stato deciso da Renzi&Berlusconi.
In quanto magio non posso esimermi dal guardare nella palla di vetro nel tentativo di indovinare il nome. La mia previsione va ad aggiungersi alle infinite ipotesi circolate in questi giorni - tra queste la più credibile mi è sembrata: Magalli Presidente...

Se Renzi&Berlusconi hanno fatto uso di un po' di logica il nome è obbligato. Il pezzo del puzzle che va ad incastrarsi perfettamente nella cornice del Nazareno è solo uno: Bersani.
I motivi sono i seguenti:

1) Il nome di Bersani non rientrerebbe nell'immaginario collettivo come frutto del patto del Nazareno (che poi sia vero o meno poco importa) e questo ha tutta una serie di importanti conseguenze che possono essere facilmente intuite.

2) Proprio perché l'immagine di Bersani non può essere associata al patto tra R&B (se non altro perché Bersani si è  rifiutato di fare il governo con Berlusconi), sarebbero notevolmente smorzate le polemiche su un'eventuale norma che dovesse ridare l'agibilità politica al cavaliere decaduto.

3) Il nome di Bersani spegnerebbe sul nascere qualsiasi velleità della minoranza PD e di SEL... perché se è vero che la minoranza PD non ha i numeri per impedire l'elezione del candidato di R&B, è anche vero che se venisse proposto il nome di Prodi (l'unico che può mettere in difficoltà Renzi) e Renzi lo silurasse in diretta mondiale... l'immagine di Renzi ne uscirebbe definitivamente a pezzi.

4) Con Bersani presidente anche il M5S finirebbe in un angolo - non potendo associare il nome di Bersani al patto del Nazareno qualsiasi polemica risulterebbe sterile.

5) Berlusconi ha poco da temere visto che Berlusconi&Bersani (B&B) sono stati in parlamento insieme per più di 20 anni e non mi pare che Bersani si sia mai mostrato particolarmente ostile verso B.

6) Questo è l'ultimo punto, ma anche il più importante: mandando Bersani al Colle verrebbe a mancare il principale punto di riferimento per la minoranza PD. E la minoranza ne uscirebbe notevolmente indebolita (del resto non si può trascurare il fatto che Bersani è il segretario che ha selezionato gli attuali "piddini" in parlamento). In pratica si avrebbe lo scambio: Bersani al Colle e il partito completamente nelle mani di Renzi. Con queste condizioni l'abbraccio tra Renzi&Berlusconi potrebbe andare avanti senza particolari scossoni per anni. Qualsiasi altra scelta - Veltroni o Amato per esempio - non godrebbe di questo punto fondamentale e lascerebbe il partito nel caos - con sviluppi futuri difficili da decifrare.

Contro Bersani potrebbero agire le correnti che fanno capo a: D'Alema (sempre lui), Veltroni, Finocchiaro e Franceschini. Tutti personaggi che ambiscono legittimamente al Quirinale. Tuttavia l'unico nome capace di dare equilibrio all'attuale situazione politica e restituire forza a Renzi (sia nel partito che nell'opinione pubblica - oltre ad essere l'unico a poter garantire lunga vita al Nazareno - anche se può sembrare un paradosso) è proprio quello di Bersani.

In conclusione la palla di vetro dice: Bersani.
Per il responso definitivo basterà attendere una decina di giorni.

venerdì 23 gennaio 2015

I MALUMORI DEL NAZARENO


Prima l'incontro del Nazareno, poi il patto del Nazareno e adesso si parla del partito del Nazareno.
Se si esclude Renzi&Berlusconi + qualche "scagnozzo" col carisma di un'ameba... il resto del mondo dei vivi (e anche quello dei morti) si è un po' rotto i coglioni di 'sto teatrino col copyright ©BananaRepublic che puzza di naftalina e cerone.
La speranza è che la probabile vittoria di Syriza in Grecia possa aiutare ad aprire anche un po' le porte dell'ammuffito armadio Italia.

giovedì 22 gennaio 2015

IL TRASFORMISTA


Se il PD si spacca e Forza Italia entra in maggioranza, Renzi si ritrova con un paradosso difficile da spiegare.
Finora l'alleanza con Berlusconi è stata giustificata con la necessità di far passare le riforme costituzionali - i voti di FI sono indispensabili per evitare il referendum.
Se la minoranza PD esce dal governo, i voti per evitare il referendum non ci sono più. Quindi ne deriva che le riforme erano solo una scusa e che Renzi preferisce Berlusconi alla sinistra. Questo per il segretario di un partito che in teoria dovrebbe avere un'anima di sinistra è difficile da spiegare.
Da questo quadro ne consegue che se il PD si spacca è molto probabile il ritorno al voto.

Tuttavia (magari qualcuno se ne è dimenticato) prima del voto Bersani fu costretto a fare le primarie per il candidato premier (nonostante fosse già segretario del partito). E Renzi dovrebbe fare lo stesso (a meno che non decida di cambiare le carte in tavola - ma ci perderebbe la faccia) e alla luce del suo comportamento non è detto che una sua vittoria alle primarie sia scontata - a meno di un massiccio "inquinamento" del voto da parte di elettori di destra (ipotesi molto probabile). Anche se vincesse le primarie poi dovrebbe convincere i vecchi elettori PD a votarlo - anche questo non è scontato (basta considerare l'astensione alle ultime regionali).
L'unica cosa certa è che essendo Renzi segretario del partito, alle prossime elezioni il PD sarà pieno di suoi fedelissimi... e chiunque sarà il candidato premier se li troverà tra i piedi. Quindi il caos PD potrebbe continuare anche se si andasse al voto.

L'ipotesi che circola da un po' è questo partito della Nazione che dovrebbe puntare ad escludere la sinistra e ricreare la vecchia DC con Casini, Alfano e Berlusconi. Ma il trasformismo non è sinonimo di successo - soprattutto adesso che la gente si è veramente rotta i coglioni di questa politica - e poi mutare pelle al PD non è proprio uno scherzo. Tra l'altro tutti insieme - il PD di Renzi senza sinistra, Casini, Alfano e Berlusconi - a stento raggiungerebbero il 30% del 40% che ha votato ultimamente (non è che solo perché ti chiami PD riprendi il 40%). Cioè tutti insieme la cordata Renzi&Berlusconi rappresentano poco più del 10% degli italiani... e vai col Berlusconi euforico.

♫ ♪ Ma 'ndo vai se la banana non ce l'hai... ♫ ♪  (©BananaRepublic).

mercoledì 21 gennaio 2015

BUIO FITTO


Ormai pare già tutto deciso. Il soccorso di Forza Italia per far passare la legge elettorale, dopo lo strappo della minoranza PD, potrebbe indicare che c'è già l'accordo sul nome del nuovo presidente della Repubblica. Il toto-nomi appare come una presa in giro per far passare il tempo nell'attesa di poter espletare la pratica - quasi certamente il nome del nuovo PdR c'è già e come largamente previsto da tutti sarà un garante del patto di Arcore-Nazareno. Bella schifezza.

Nel frattempo il governo non ha più una maggioranza al Senato... In condizioni normali andrebbe fatta una verifica con tanto di voto di fiducia... almeno per formalizzare l'entrata di Forza Italia nel governo... ma in fin dei conti questa è pur sempre la Banana Republic.

A questo punto le elezioni di primavera si fanno sempre più probabili.

martedì 20 gennaio 2015

I DETTATORI


Renzi, Berlusconi, Verdini e Gianni Letta oggi si sono visti per parlare di legge elettorale e quasi sicuramente del nuovo presidente della Repubblica. Quattro tizi si incontrano al riparo da sguardi indiscreti e decidono del destino di un paese... Passa quasi in secondo piano il fatto che uno dei 4 è un pregiudicato, e un altro è implicato in diverse inchieste.

Questo modus operandi potrebbe diventare la normalità con le nuove riforme messe in campo dalla premiata ditta Renzi&Berlusconi. Con una sola Camera di nominati, basterà diventare segretario del partito per decidere tutto e il contrario di tutto. Una volta inseriti dei semplici "schiaccia-bottoni" nelle liste elettorali, tutto il potere finirà nelle mani dei "padroni" dei partiti (ancora più di quanto non avviene già oggi). Il potere si concentrerà nelle mani di un paio di persone che decideranno sulla vita e sulla morte di un intero paese.

Una tale concentrazione di poteri non si è mai vista nella storia repubblicana. Questa è la volta buona per vedere il paese che svolta verso una "dittatura democratica" d'ispirazione piduista.

ATTENZIONE!!! PARLARE CON PRUDENZA


Può sembrare che ce l'abbia col Papa, ma non è così. Con tutti i casini che ha questo paese, il Papa è l'ultimo dei problemi... ammesso che sia un problema - io non credo.
Tuttavia la pezza che ieri Papa Francesco ha cercato di mettere alle affermazioni dell'altro giorno (quelle del pugno etc.etc.), per certi versi è peggio del buco. So bene che una religione è un insieme di dogmi, credenze etc.etc. per cui non sto a discutere i concetti sui figli etc. L'unica cosa su cui mi pare il caso di soffermarsi è il concetto che la libertà di espressione deve essere "prudente".
Credo di intuire cosa voglia intendere il Papa ma francamente è una frase che non condivido, soprattutto se messa in relazione con le vicende francesi. Lo stesso concetto può essere riscritto come: "sei libero di dire quello che ti pare, ma stai bene attento a cosa dici..." Rileggendolo, ha anche un suono vagamente minaccioso.
Parlando in termini assoluti, la libertà "prudente" non ha senso. È come se qualcuno chiedesse una giustizia prudente. In questa logica Falcone e Borsellino avrebbero portato avanti una giustizia "imprudente"... se fossero stati "prudenti" oggi sarebbero ancora vivi.
Chiaramente è una cosa che non ha senso.

Così come la giustizia deve essere giustizia e basta, la libertà deve essere libertà e basta... senza aggettivi. Il "limiti relativi" alla libertà di ciascuno sono soggettivi. Quelli "assoluti" non possono essere imposti né dal Papa, né da nessun altro... ma solo dalla legge - e la stessa legge deve rispettare i diritti fondamentali dell'uomo. La libertà è una di quelle cose che non ammette sfumature: o è bianco o è nero. O c'è o non c'è. Le sfumature di grigio in questo caso non esistono. "Quasi-libero" è solo un modo ipocrita di dire "non-libero".

domenica 18 gennaio 2015

MISTIFICAZIONE PRIMARIA



Dopo lo scandalo primarie in Liguria, Cofferati ha mollato il partito.
Prende sempre più forma il cambio verso del PD di Renzi. Il partito pende sempre di più a destra. Renzi cerca di sminuire e di buttare la palla in tribuna sostenendo che la scelta di Cofferati è dovuta solo alla cocente sconfitta... il punto però è che per molto meno le primarie a Napoli e Roma sono state annullate mentre adesso il partito (sotto la sua guida) fa finta di niente.

E questo è un dato di fatto... non un'opinione che può essere contestata con una banale supercazzola.

Il "rottamatore della realtà" dopo l'alleanza di governo con la destra adesso si appresta a ripetere lo stesso schema anche a livello locale imbarcando tutto e il contrario di tutto - e vai con la rottamazione della questione morale.

Tuttavia pare che la gente stia cominciando a riaprire gli occhi... forse (il forse è d'obbligo... stiamo sempre parlando degli italiani). Dopo l'astensione record di qualche mese fa i sondaggi di questi giorni mostrano il PD in caduta libera. È la  volta buona... per vedere il PD che "zompa": se Renzi riesce a disfarsi dell'ala sinistra il partito "zompa"; se Renzi viene travolto dalle sue supercazzole, all'interno del PD si apre la caccia ai convertiti al "renzianesimo" e il PD "zompa".
In questo momento il "zompa" "zompa" pare sempre più inevitabile.

venerdì 16 gennaio 2015

PAPA ORGOGLIO... E PREGIUDIZIO


Il Papa ha detto che è ingiusto insultare la fede degli altri, non si può deridere la religione e che nella libertà di espressione ci sono limiti come non dire qualcosa contro la mamma... aggiungendo: "se qualcuno dice una parolaccia contro la mia mamma è normale che si aspetti un pugno".

Francamente queste affermazioni sono piuttosto banali e molto discutibili, e da un Papa è lecito aspettarsi discorsi un po' più elaborati.
A parte il fatto che se si dovesse finire a cazzotti ogni volta che vengono tirate in mezzo le mamme... le aule scolastiche si trasformerebbero in arene di combattimento alla "street-fighter"... ma non sono d'accordo neanche sul fatto che non si può deridere una religione. Proverò a spiegare il perché parlandone in termini vagamente filosofici, ammesso che io sia realmente in grado di partorire qualcosa che si avvicini alla filosofia... del resto è già un miracolo se riesco a dare ai miei pensieri un senso compiuto.

Il punto è che se "Tizio-laico" e "Tizio-credente" discutono tra di loro... e "Tizio-laico" espone le proprie idee ben sapendo che possono essere anche non esatte (mettendo quindi in conto anche una eventuale critica) mentre "Tizio-credente" espone le proprie idee sostenendo che quelle idee sono per forza di cose esatte perché derivano da un "Tizio-3-Supremo" che tutto sa e tutto vede - chiaramente visto che "Tizio-credente" ritiene di trovarsi su un piano diverso rispetto a "Tizio-laico" si genera un'asimmetria. Questa asimmetria opportunamente pilotata può sfociare nella violenza più becera. A supporto di quanto appena detto ci sono infinite prove disseminate in migliaia di anni della storia umana... tra queste prove rientrano anche i recenti fatti avvenuti in Francia.

Neanche chi mandava al rogo le streghe ritenendo di fare il volere di Dio voleva essere criticato e deriso... e se domani mattina qualcuno dovesse svegliarsi e decidesse di creare "una religione tutta sua" scegliendosi Antonio Razzi come dio... sarebbe liberissimo di farlo... però non è che può pretendere di imporre a tutti gli altri di non nominare più il nome di Razzi invano. Si dirà: "vabbé ma c'è religione e religione"... e la risposta è: "vabbé e chi decide quale religione va bene e quale no?".

La cosa che più mi ha colpito nel discorso del Papa è la distinzione tra libertà di religione e libertà di espressione... quando in realtà la libertà di culto è semplicemente una diretta conseguenza della libertà di pensiero e di espressione.

La cosa che non funziona in chi ritiene che la religione debba ricevere un "trattamento di riguardo" è la seguente: "Tizio-credente" ha la possibilità di seguire il proprio culto grazie alla libertà d'espressione che anche "Tizio-laico" gli ha concesso... però poi "Tizio-credente" tira in ballo le regole imposte dal suo culto per cercare di limitare la libertà d'espressione di "Tizio-laico". È un po' come un cane che si morde la coda.

Il problema è che la limitazione che "Tizio-credente" vuole imporre a "Tizio-laico" rischia di innescare una spirale perversa che non può far altro che sfociare nel buco nero del sopruso e dell'intolleranza... anche religiosa. Quindi "Tizio-credente" nel momento in cui chiede un trattamento di favore per la sua religione in realtà, indirettamente, sta mettendo a rischio proprio la sua libertà di culto. Da queste semplici considerazioni ne deriva che proprio la libertà di deridere una religione ne garantisce la sua sopravvivenza. Chi scrive "je suis Charlie"... (che poi si scrive "je suis Charlie" ma si legge "je suis: liberté, égalité, fraternité") sta difendendo la libertà di tutti - compreso la libertà di culto e le idee di quelli che vorrebbero tappargli la bocca. Se non si capisce questo non si va da nessuna parte.

Riassumendo - Dal momento che la libertà di culto deriva direttamente dalla libertà di espressione e di pensiero... chi chiede limitazioni alla libertà di espressione e di pensiero sta gettando esso stesso le basi per ridurre anche la sua libertà di culto...

Per quanto riguarda le offese e le ingiurie... come in tutte le cose ognuno è libero di dire o fare quello che gli pare... e chiaramente si può essere d'accordo o meno... poi se qualcuno ritiene che nelle offese e nelle ingiurie si prefiguri qualche reato, lo denunci alle autorità competenti... si rivolga alla magistratura. Perché un altro problema di fondo è questo... una religione non può pretendere di ergersi al di sopra della legge.

Quanto detto mi pare talmente ovvio e scontato che non dovrebbe nemmeno esserci il bisogno di ribadirlo...
Tutto il resto è noia... con un abbondante condimento di pregiudizi.

giovedì 15 gennaio 2015

L'ANTI-ROTTAMATORE


Napolitano è il primo vero "rottamato" dell'era Renzi... ma come tutti sanno, a rottamare Napolitano non è stato Renzi.
Re Giorgio si è rottamato da solo... e addirittura Renzi ha cercato in ogni modo di dissuaderlo dal suo intento... senza successo (a conferma del suo grande carisma - buah).
Renzi, che si è presentato al mondo autoproclamandosi come "il rottamatore", non solo non rottama nessuno ma cerca addirittura di impedire l'auto-rottamazione (e questa è una conferma della sua credibilità - buah).

Se qualcuno pensa a Letta come "primo rottamato" si sbaglia... si narra che le ultime parole di Letta siano state "Tu Quoque, Brute, fili mi", per cui si è trattato di un assassinio politico più che di una rottamazione. E qualche giorno fa Renzi ha cercato di prender le distanze da quel funesto evento affermando: "fatti non foste a viver come bruti"... tuttavia è proprio certo che il bruto a cui faceva riferimento Letta fosse proprio lui.

Adesso si è aperta la partita per la scelta del successore di Re Giorgio. Le opposizioni avevano chiesto di bloccare le riforme in attesa dell'elezione del nuovo presidente... richiesta subito rispedita al mittente. Si vocifera che le riforme non possano essere bloccate perché c'è un patto da rispettare: se nei prossimi 15 giorni Don Silvio farà passare le riforme in cambio avrà un presidente non "ostile". Quindi ci si avvia ad eleggere il presidente di tutti(?) gli italiani in un clima reso sempre più viscido da ricatti, inganni e giochi di potere. Il tutto sempre per rimanere fedeli nei secoli dei secoli alla stella polare che ispira la classe politica nostrana: il ©BananaRepublic.

mercoledì 14 gennaio 2015

AVVISI DI GARANZIA


Il giorno dopo la fine dell'inutile semestre italiano terminato con un raccapricciante battibecco tra Renzi e Salvini (due perfetti rappresentanti del genio italico reduce da lobotomizzazione), Napolitano oggi ha messo fine all'agonia e all'anomalia del suo secondo mandato. Nel novennato di Re Giorgio il paese è letteralmente sprofondato in un abisso culturale, civile ed economico... e considerata la natura interventista dell'ex sovrano (finalmente ex), per forza di cose qualche colpa deve avercela pure lui.

Cosa accadrà adesso è difficile da dire. Renzi ha già messo le mani avanti ed ha intimato ai suoi parlamentari di non farsi condizionare dai tweet che arriveranno da fuori, dal "popolo" delle "primarie inquinate" o da quei cittadini che hanno preso questa "curiosa" abitudine di lanciargli le uova marce ad ogni sua apparizione pubblica. Evidentemente il mago della supercazzola è già consapevole che i nomi che proporrà, figli dell'incesto consumato a "largo del Nazareno" (o forse chissà... nella famosa cena di Arcore di qualche anno fa), genereranno molti mal di pancia sia all'interno del suo partito che al di fuori del palazzo.

Da diverse settimane tutti i "castaioli" stanno lanciando avvisi a destra e a manca ripetendo come un mantra che serve un presidente di garanzia.... e continuano... continuano... continuano... continuano a menarla con questi "avvisi di garanzia"... del resto solo poche ore fa lo stesso Napolitano ha paragonato il Quirinale ad una prigione... e la sensazione è che in fondo in fondo - ma nemmeno tanto - costoro stiano cercando (come al solito) solo una garanzia per sé stessi... più che per gli italiani.

martedì 13 gennaio 2015

IL DESTINO DI UNA SUPERCAZZOLA


A quanto pare le primarie PD per le regionali in Liguria sono state inquinate dai voti di cinesi, nordafricani ed elettori di destra che si sono recati in massa ai seggi. A vincere le primarie è stata Raffaella Paita, erede (politicamente) del governatore uscente Burlando. Cofferati, detto il Cinese, sconfitto per 4 mila voti non ha accettato il risultato e ha annunciato il ricorso agli organi di garanzia del partito senza escludere una possibile denuncia alla procura della Repubblica per gravi irregolarità nello svolgimento del voto. Con Paita si potrebbe riproporre in Liguria il modello delle larghe intese tanto caro al governo nazionale. L'inquinamento delle primarie PD si era già manifestato a Napoli nel 2011 e Roma nel 2013 e in quei casi si era addirittura parlato di possibili infiltrazioni mafiose... In pratica con Renzi non è cambiato niente. Quello che sta accadendo adesso in Liguria potrebbe essere la classica mazzata tra capo e collo che può far crollare definitivamente la credibilità del partito. Oddio, non è che la credibilità dell'attuale PD sia poi così elevata...
Nel frattempo Renzi, che non riesce a cambiare verso nemmeno a se stesso (tant'è vero che la sua popolarità sta letteralmente crollando), sta sempre più sereno e pensa solo al successore di Re Giorgio. Questa è l'unica partita che in questo momento interessa davvero al mago della supercazzola. Del resto sarà proprio il successore di Re Giorgio (che si dimetterà domani) a determinare il suo destino.

lunedì 12 gennaio 2015

PARIGI CAPITALE DELL'IPOCRISIA


'Sta cosa del "je suis" comincia un po' a rompere le palle. I 50 capi di Stato che ieri hanno sfilato a Parigi sono gli stessi che hanno contribuito a ridurre il mondo in questo stato. Può anche darsi che l'attentato francese sia stato un atto di fanatici isolati... e sottolineo il può darsi... ma senza soldi e armi le guerre non si possono fare... per cui i capi di Stato adesso che hanno finito di sfilare con le loro maschere funeree che sanno tanto di presa per il culo... ci dicano piuttosto la verità su chi (e perché) finanzia l'Isis e in generale il terrorismo islamico in Africa e Medio Oriente. Je suis stocazzo.

sabato 10 gennaio 2015

LA PESTE BUBBONICA


Pochi giorni fa è crollato l'intonaco in una scuola materna. Sette bambini sono rimasti leggermente feriti ma fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze.
A parole, tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni hanno sempre detto di voler mettere la scuola al centro del progetto Italia. La realtà è che siamo ultimi tra i paesi europei per spesa pubblica in istruzione in relazione al Pil e tra gli ultimi in tutto il mondo sviluppato.
Se al posto della classe politica degli ultimi 30 anni avessimo avuto la peste bubbonica... oggi il paese verserebbe in condizioni migliori.

giovedì 8 gennaio 2015

NEBBIA DI SANGUE A PARIGI



L'atto di terrorismo avvenuto in Francia è terribile. Del resto ogni atto di terrorismo lo è.
Tuttavia prima di cominciare a sputare sentenze scagliandosi contro persone, culture e religioni... sarebbe meglio fermarsi a riflettere non una... ma mille volte.
Quando si verificano vicende così drammatiche gli italiani dovrebbero essere i primi a riflettere attentamente prima di aprir bocca.
Dietro tutti gli atti di terrorismo avvenuti nel nostro paese, dopo anni si è scoperto che c'era un secondo, un terzo ed anche un quarto livello con tanto di coinvolgimento dell'estrema destra, della massoneria, dei servizi segreti italiani, di quelli stranieri etc.etc...
Basti pensare alle stragi del '92-'93... da subito si era puntato il dito contro la mafia... e poi si è scoperto che era vero che i mafiosi avevano messo le bombe... però dietro quelle vicende c'era un "bubbone" enorme, con tanto di trattativa, papiello etc.etc... e ancora oggi, a distanza di più di 20 anni, i processi non riescono a fare pienamente luce né su quel periodo né sui periodi neri precedenti.
Per quello che è accaduto in Francia non si sa ancora se c'è un secondo, un terzo ed un quarto livello... per cui piuttosto che lanciarsi a sparare cazzate con mirabolanti analisi su apocalittici scontri di civiltà, forse è meglio fermarsi a riflettere con attenzione... in attesa che la nebbia si diradi un po'.

mercoledì 7 gennaio 2015

I DIALOGHI TRA MERLINO E ANACLETO - IL RUB-ACT



Merlino: prima di parlarti della vicenda della depenalizzazione di evasione e frode fiscale fino al 3%, Anacleto, voglio fare una premessa che è certamente scontata, ma forse non sempre pienamente compresa.
Una qualsiasi azione diventa reato nel momento in cui c'è una legge che definisce quella determinata azione un reato.
Ti faccio un esempio concreto: fino ad una trentina di anni fa in Italia l'uxoricidio era considerato un omicidio meno grave degli altri, e questa assurda legge è stata abrogata solo nel 1981.

Anacleto: Vabbé ma che c'entra questo col 3%.

Merlino: Un attimo gufaccio, un po' di pazienza e ci arrivo. Se domani mattina venisse approvata una legge nella quale si sentenzia che non è più reato rubare nei supermercati e che l'unica sanzione in cui si rischia di incappare se si viene scoperti è il pagamento del doppio di quello che si è rubato... cosa pensi che accadrebbe?

Anacleto: Beh vediamo... se non fosse più un reato penale... magari la tentazione di rubare qualcosa potrebbe venire un po' a tutti...

Merlino: Esatto, e non potendo controllare tutti... il supermercato finirebbe per dichiarare bancarotta in pochissimo tempo.
Allo stesso modo fissando una non punibilità al 3%, la tentazione di rubare potrebbe venire un po' a tutti... e non potendo lo Stato controllare tutti... alla fine il tutto si risolverebbe in una grande ruberia generale.

Anacleto: Si ma con la grande evasione che c'è già adesso non si riesce a perseguire tutti, si rischia solo di ingolfare i tribunali... per cui è meglio depenalizzare sotto certe soglie per snellire le procedure...

Merlino: la tua affermazione presenta due debolezze:
- la prima riguarda la giustezza di una legge: se in Italia ci sono ancora degli uxoricidi non è puoi decidere di depenalizzare l'uxoricidio per non ingolfare i tribunali. Quindi se una legge è giusta rimane indipendentemente dai problemi tecnici.
- la seconda riguarda il carattere deterrente di una legge: se rischio la prigione... magari ci penso due volte prima di provare ad evadere o frodare il fisco. Se non corro alcun rischio perché mai dovrei esentarmi dal rubare?

Anacleto: Già... effettivamente saresti un fesso a non farlo.

Merlino: Esatto.

Anacleto: E quindi perché vengono proposte queste leggi assurde?

Merlino: O per incapacità o per malafede... e non sono in grado di scegliere quale tra le due sia l'opzione peggiore.

martedì 6 gennaio 2015

I REGALI DELLA BEFANA



Renzi si è assunto la colpa della norma-regalo per evasori e ladri vari, già ribattezzata "salva-Berlusconi". Tuttavia non ci è dato sapere chi abbia effettivamente scritto il testo... - e che ne vuoi fare della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts - in Italia le leggi si scrivono da sole. Voci di corridoio parlano di un coinvolgimento dell'onnipresente Verdini...
Verdini o no, chissà quali altre sfaccettature ci riserverà ancora il patto del Nazareno... che poi a dire la verità... la mia sensazione è che in realtà Renzi e Berlusconi l'accordo l'abbiano fatto qualche anno fa ad Arcore... e che il set del Nazareno sia servito solo per dare una cornice migliore al quadro di merda che i due amichetti hanno disegnato per il paese.

Del resto "patto del Nazareno" suona meglio del "patto di Arcore".

domenica 4 gennaio 2015

NUOVO ANNO - IL SOLITO DÉJÀ VU



Il nuovo anno è cominciato con Napolitano che annunciava per l'ennesima volta le sue dimissioni... abbiamo capito, ciao!!! (non ci mancherai) - con Renzi che si sbatte per cercare di eleggere insieme al suo amichetto pregiudicato qualcuno che gli permetta di portare a termine il suo disegno che rasenta l'eversione... - e con lo stesso Renzi che si presenta con la promessa di una riforma al mese... déjà vu. Nel frattempo si scopre che è quasi passata una nuova norma "salva-Berlusconi"... norma che adesso pare sia stata bloccata... queste cose si sa come vanno... la norma è stata bloccata perché il trucco è stato scoperto... se nessuno avesse fiatato tra qualche mese Berlusconi ne avrebbe usufruito e poi qualcuno avrebbe gridato:"fuori il colpevole di questo schifo!!!"... ma poi sarebbe finito tutto a tarallucci e vino... del resto una volta che i buoi son scappati dalla stalla non è che ti rimane tanto altro da fare.
C'è sempre la speranza che l'anno nuovo porti con sé cambiamenti positivi... sticazzi. Il 2015 non solo non sarà migliore del 2014, ma c'è il rischio concreto che si riveli addirittura peggiore. Non ci sarà nessuna seria lotta a corruzione ed evasione... le mafie saranno sempre più forti... le riforme Costituzionali in cantiere garantiranno vita eterna alla casta... la disoccupazione rimarrà a livelli record, il debito aumenterà, i conti non torneranno, le tasse saranno più alte, l'emigrazione aumenterà e carrette del mare piene di italiani disperati ma speranzosi sfideranno le tempeste dell'Atlantico sulle orme di Cristoforo Colombo...
Gli italiani all'estero si sentiranno dire: "immigrato italiano mafioso di merda ci stai rubando il lavoro, tornatene a casa tua!".
Gli italiani che invece avranno la "fortuna" di rimanere nel "belpaese"(?) si ritroveranno le solite facce di cazzo che continueranno a prenderli per il culo sparando impunemente le solite puttanate.
E pensare che per cambiare questo quadro di merda basterebbe veramente poco... nessuna rivoluzione, nessuno stravolgimento... basterebbe cacciare piduisti e mafiosi a calci nel culo fuori dalle istituzioni... A parole che ci vuole, sembra quasi una cosa ovvia e scontata - naturale - chi non si direbbe d'accordo... - eppure da decenni son sempre loro sul ponte di comando.